complimenti a chi ha autorizzato ‘sta roba e non si è premurato di curarne la rimozione.
da La Nuova Sardegna, 18 agosto 2013
Saranno rimosse le gabbie dell’acquacoltura. Bosa, trentamila euro dalla Regione per eliminare il vecchio e pericoloso impianto di Porto Managu. (Alessandro Farina)
BOSA. Le pericolose gabbie semigalleggianti del dismesso impianto di acquacoltura, che da anni creano non pochi problemi alla navigazione di pescatori e diportisti nelle acque vicine a Porto Managu, sulla costa a nord di Bosa, saranno presto rimosse. La Regione ha infatti concesso, grazie a una richiesta dell’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi, spiega il sindaco di Bosa Pierfranco Casula, un finanziamento straordinario di trentamila euro. «L’assessorato dell’Agricoltura, a seguito di contatti intervenuti con la Direzione marittima di Cagliari, ha già raggiunto un’intesa di massima, da ratificare con una successiva convenzione, per la realizzazione di un intervento di messa in sicurezza tramite il Nucleo subacquei della Guardia costiera, a fronte del rimborso delle spese da sostenere (pari a euro 30.000)», spiega il primo cittadino di Bosa. La segnalazione di assoluta urgenza, per un impianto che tra l’altro cozzava per il forte impatto ambientale e i problemi di inquinamento con le rigide norme di tutela lungo la costa di Bosa, «è pervenuta all’assessorato dell’Agricoltura rivestendo carattere di assoluta necessità e urgenza, in quanto l’intervento richiesto dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa è indispensabile al fine di salvaguardare la sicurezza della navigazione e prevenire il rischio di gravi incidenti», sottolinea ancora Pierfranco Casula. L’assessorato alla Programmazione della Regione ha quindi messo mano al portafogli, concedendo finalmente il trasferimento della piccola ma necessaria somma dal Fondo di riserva per le spese impreviste. Da Bosa intanto parte anche il «grazie all’assessore Oscar Cherchi per avere preso a cuore la particolare situazione ed alla Guardia Costiera che da anni ha sempre richiesto un serio intervento di messa in sicurezza del tratto di mare interessat», conclude il sindaco Casula.